Le giovani piante di trifoglio hanno bisogno di un po’ di tempo per stabilizzarsi. Un buon inizio è quindi sicuramente già metà dell’opera.
Entro due mesi dalla semina: sfalcio o pascolo
Se si sfalcia o si pascola il prato entro due mesi dalla semina, le giovani piante di trifoglio saranno esposte alla luce del sole e cresceranno bene in seguito.
Limitare l’applicazione di fertilizzanti durante la semina autunnale.
In questo modo si evita che l’erba abbia il sopravvento e che il trifoglio si sviluppi più difficilmente o scompaia. Il trifoglio ha bisogno di luce per svilupparsi correttamente.
Controllo meccanico delle infestanti
Dal momento che il controllo delle infestanti in un campo di trifoglio è limitato, il controllo meccanico delle infestanti è la soluzione migliore. I prodotti chimici sono ammissibili, ma danno risultati limitati o richiedono molto tempo per avere un buon effetto.
Regolare l’apporto di azoto
Il trifoglio odia l’azoto. Pertanto, applica un minimo di fertilizzante e limita l’applicazione di liquame a circa 2/3 rispetto a un’applicazione convenzionale e concima solo in primavera. Il trifoglio ha bisogno di potassio, che può essere un buon fertilizzante in estate. Un buon prato di trifoglio si ottiene regolando l’applicazione del liquame in base alla percentuale del trifoglio!
Evita le perdite in campo durante l’insilamento
Se si agita a o tira l'erba a bassa velocità, si evita di perdere le fragili foglie di trifoglio. Queste ultime infatti presentano un elevato valore nutrizionale e molte proteine. Non agitare quando la coltura è secca. Questo comporta perdite inutili. Dal momento che il trifoglio è spesso una coltura più ricca di proteine, la sua conservazione è più difficile di quella dell’erba comune. Agenti di insilamento Bonsilage Garantiscono una migliore conservazione e preservano la qualità delle proteine.