SICCITÀ FORZATA - Parcelle di un metro per un metro di varietà diverse di Festuca arundinacea, Lolium perenne e Poa pratensis, in purezza e in miscuglio, vengono mantenute in uno stato di "comfort idrico" dalla fine di marzo, momento in cui l'irrigazione viene riavviata dopo l'inverno, fino a giugno; quindi sono sottoposte a una brusca riduzione della somministrazione dell'acqua sì da indurre un forte stress idrico e infine vengono attentamente analizzate.
Ci troviamo presso Landlab, centro di ricerca attivo per Barenbrug Italia, e la prova in questione è nota come Drought Tolerance in Rain Out System.
Il test consiste nel mantenere le diverse parcelle di tappeto erboso, coltivate in ambiente protetto (serra tunnel), a un regime idrico perfettamente equilibrato per tutta la stagione privaverile e interromperlo quindi con l'arrivo del primo caldo. In base alla temperatura e all'evapotraspirazione, costantemente monitorate all'interno del tunnel, è possibile infatti conoscere con esattezza il volume di acqua di cui il prato necessita (mm) e impostare conseguentemente l'irrigazione con estrema accuratezza. Con frequenza regolare di due interventi alla settimana, una barra mobile irrigua ricopre con precisione la superficie irrigandola per tutta la primavera.
Con la prima giornata di caldo (5 giugno 2018) l'irrigazione viene bruscamente ridotta: il volume di acqua somministrato scende al 66,6% e si "resitutisce" al prato appena il 33,3% del suo fabbisogno irriguo. A poco a poco, alcune parcelle cominciano a mostrare i primi sintormi da stress idrico, altre si mostrano molto più tolleranti; progressivamente, dopo un prolungato periodo di carenza di acqua, si giunge a un punto limite (punto di appassimento) oltre il quale si ritiene di non procedere. È il 17 luglio 2018: sono trascorsi 42 giorni di deficit idrico. Onde evitare la perdita del tappeto, l'irrigazione viene riportata all'optimum per le tre settimane successive in modo da permettere alle piante di recuperare il proprio turgore e al prato il suo normale stato vegetativo dopo i danni provocati dalla mancanza di acqua. Ma non è tutto.
Al termine delle tre settimane di recupero suddette, un secondo ciclo di siccità forzata viene condotto con la medesima modalità del precedente: dal 7 agosto all'11 settembre 2018 il tappeto viene nuovamente sottoposto a un periodo di inteso stress (35 giorni).
RISULTATI - Mentre in queste settimane l'rrigazione viene definitivamente disattivata, dall'analisi del Living Ground Cover, la copertura del tappeto erboso rimasto vitale nel corso del tempo (foto in alto), e altri parametri qualitativi presi in esame, si individuano quelle parcelle che hanno mostrato una maggiore tolleranza alla siccità e, conseguentemente, le migliori varietà che ne hanno esaltato questa capacità: Firecracker per la Festuca arundinacea, Barorlando per il Lolium perenne e la coppia Barimpala-Barserati per la Poa pratensis.